Tour archeologico del Sinis

Il Sinis: una terra suadente, fertile e baciata dalle acque: il mare aperto, il golfo, le lagune, le paludi satellite, i piccoli stagni retrodunali; una densità di monumenti storici senza eguali in tutta la Sardegna. Circa tremila ettari di zone umide sono habitat di specie protette da convenzioni internazionali.

Faremo un viaggio straordinario tra i confini liquidi del mare sulle tracce dell’anima arcaica della Sardegna e dei popoli del mare.

Francesca, la nostra archeologa specializzata, ti guiderà lungo sentieri un tempo percorsi dai Nuragici, Fenici e Romani tra natura e ambiente.

15 Ottobre 2023
Dalle 09:30 alle 13:30

Nella splendida cornice di Capo San Marco, tra i colori limpidi del mare, ammireremo la grandezza di una delle città più importanti dell’isola in epoca punica e romana: Tharros.

L’area archeologica di Tharros si dispiega nel golfo di Oristano su un suggestivo anfiteatro naturale delimitato a nord dalla collina di Su Muru Mannu, a ovest da quella della torre di San Giovanni e a sud dall’istmo che collega quest’ultima al promontorio di Capo San Marco. Tharros fu fondata verso la fine dell’VIII secolo a. C. dai Fenici in un’area già frequentata in età nuragica e abbandonata a metà dell’XI secolo a causa delle sempre più frequenti incursioni saracene. Qui scopriremo vecchi e nuovi tasselli che le terre e le acque del Sinis restituiscono piano tra le varie stratificazioni nuragiche, fenicie, puniche, romane, paleocristiane, bizantine e altomedievali. Il nome di Tharros è conosciuto da fonti scritte romane e da una pietra miliare sulla strada da Othoca a Cornus, antica e fervente rotta commerciale.

Tra le mura in arenaria del gioiello romanico della basilica di San Giovanni di Sinis (la più antica dell’Isola assieme a quella di San Saturnino a Cagliari) ascolteremo storie e racconti che la legano alla corsa di Sant’Agostino di Nurachi, un’antichissima tradizione che per secoli intreccia indissolubilmente le vicende storiche di Nurachi e Cabras.

All’alba del 27 agosto una processione di uomini vestiti con il saio bianco o rosso, sa cappa, secondo i colori delle due antiche confraternite della parrocchia, parte di corsa da Nurachi per portare il simulacro del santo fino alla chiesa di San Giovanni di Sinis, distante 18 km. La basilica paleocristiana è forse la più antica dell’Isola; sorge in corrispondenza di una necropoli fenicio-punica dell’antica città di Tharros e diversi reperti attestano il perdurare dell’uso cimiteriale dell’area anche in epoca cristiana. Modesta nelle dimensioni ma di forte impatto visivo sia per il contesto ambientale dominato da Capo San Marco, sia per i caldi toni dorati degli irregolari conci di arenaria del Sinis che si arroventano al calar del sole.

Al museo civico Giovanni Marongiu di Cabras, tra il ricchissimo e suggestivo patrimonio archeologico della Penisola del Sinis, avremo modo di incontrare i Giganti di Monte Prama.

La più importante scoperta archeologica nel Mediterraneo del XX secolo, avvolta ancora oggi da un alone di leggenda. Proveremo insieme a dissipare il velo e provare a conoscere più da vicino il volto e la questi colossi di eroi.

 Il Sinis è una terra ricca di storia e meraviglia. Potrai godere di paesaggi mozzafiato e vedute indimenticabili.

Qui si narra abitasse un contadino di Cabras che aveva un chiodo fisso: diventare ricco. Per riuscirci si recò ai piedi del Nuraghe dove dimorava la jana del Sinis, l’unica capace di trasformare chicchi di grano in splendide mucche dal manto nero, il cui numero raddoppiava nel tempo a patto che.. Curioso? Se vuoi  gustare il continuo del racconto prenota il tuo posto! 

Sarà un tour indimenticabile! 

L’attività comprende

✔ ️Servizio bus navetta 
✔ ️Servizio di guida privata archeologica 
✔ ️Biglietto ingresso e visita guidata area archeologica di Tharros 
✔ ️Biglietto ingresso e visita guidata Museo di Cabras tra i Giganti di Monte Prama 
✔ ️Aperitivo alla Torre di Pischeredda delle ore 13

Posti max: 20

Tour a cura di Francesca Sotgiu, archeologa e guida turistica

Torre di Pischeredda
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